Si dice che ogni uomo su questa terra abbia delle proprie fantasie segrete di cui si vergogna a parlarne con gli altri, o che semplicemente preferisce non condividere con nessuno. Ho ricevuto tempo fa un fazzoletto fine, ricamato, sul quale sono gocciolate lacrime di sale e di amarezza. All’interno di esso ho scelto di ricoprire il mio sogno, la fantasia segreta che irrompe a volte nella mia vita. Ho piegato la manica della blusa e ho nascosto il sogno nella piega. Ogni qual volta chiudevo un capitolo della mia vita, salutando con la mano il passato lasciato alle spalle, un profumo di sale e di amarezza mi colpiva con forza, facendomi trasalire e sentire colpevole.
All’inizio del 2015, del tutto inaspettatamente, ho sentito il bisogno di parlare in modo serio agli altri riguardo alla mia fantasia. Mi tremava la voce. Le parole annegavano nelle lacrime. Gli occhi delle persone che mi stavano accanto sembravano uscire loro dalle orbite per lo stupore. Da quel momento sono conosciuta in famiglia con il nome di “pazza che crede di poter salvare i bambini dell’Africa”. Domani compirò 45 anni. Fino a questo momento non ho fatto nulla di concreto per inseguire il mio sogno. Assolutamente nulla. Non so nemmeno se potrò fare qualcosa in futuro e anche se fosse, non saprei da dove cominciare. So solamente che avrò a disposizione l’eternità per rimpiangere di non aver provato a far niente in questa vita.
Casualmente, (oppure no?), sono entrata ieri sera in un blog dove se ne dicevano di tutti i colori a proposito degli “sporchi” immigrati. Un solo commento, lucido ed emozionante, ha attirato la mia attenzione. Ho chiesto l’amicizia alla ragazza. Certe persone è meglio averle con se’, ho pensato allora senza sapere quante cose ci avrebbero unite.
Immediatamente dopo aver accettato la richiesta, mi ha invitato a mettere dei “like” su una pagina Facebook, “Alla scoperta del Burkina Faso”. Sono stata ore di fila a leggere, in italiano e in rumeno, come Alina e Flavian “mi abbiano rubato” il sogno, facendolo diventare reale. Ho guardato letteralmente invaghita i sorrisi dei bambini dell’Africa, probabilmente i più aperti, timidi, sicuri di se’, ed emozionanti sorrisi di bambini. Mi sono lasciata trasportare dalle ali della fantasia. Per qualche ora, nella mia mente Alina ero io. Ero io quella che calpestava il suolo africano. Io quella che distribuiva le biro ai bambini dagli occhi luccicanti. Io quella che si lavava con l’acqua fredda dal secchio e che metteva da parte i soldi per far si che questi piccoli avessero accesso ad un minimo di educazione. Io quella che adottava un bambino africano.
Mi sono svegliata dal sogno col pensiero di non poter parlare abbastanza bene il francese (ho pochi ricordi di scuola a riguardo). Poi mi sono resa conto che forse era possibile che i miei 45 anni fossero troppi. Avrebbe potuto sopportare il mio corpo i cambiamenti, qualora mi fosse balenato per la mente di toccare la terra d’Africa? Ho sussultato quando mi è passata per la testa l’idea di adottare un bambino a distanza. Già lo conosco. Ho guardato i suoi occhi e ho saputo di volere lui. Sono però capace di assumermi una simile responsabilità? Ho il denaro necessario? Ho la garanzia di poterne avere a disposizione anche l’anno prossimo, o fra dieci anni? Uno dopo l’altro una moltitudine di ostacoli si ponevano sulla mia strada, quasi a dimostrarmi che non è sufficiente desiderare qualcosa. Devi volerlo con tutto il cuore, deve la mente fare di tutto questo uno scopo in se’. Sono veramente pronta ad implicarmi in questa cosa? Esito a rispondere, poiché un SI equivarrebbe ad una promessa.
In questo momento posso solo parlare a voi, a quelli che mi stanno leggendo, a proposito del mio sogno. Di come Alina e Flavian abbiano potuto trasformarlo in realtà. Riguardo a come potremmo aiutare, se lo desiderassimo, e se ci importi che in altre parti del mondo i bambini non abbiano acqua, corrente elettrica, cibo, medicine, e l’accesso ad un minimo di istruzione.
“Tutta questa avventura in Africa si può riassumere in una sola parola: PERSONE.
Persone disoccupate, ma che hanno insistito a contribuire con qualcosa. Persone che hanno insistito nel non tenere segreta questa iniziativa per dar modo anche ad altri di poter aiutare attraverso la nostra azione. Persone che ci hanno sostenuto e difeso quando qualcuno ha cercato di denigrarci (ancora prima della nostra partenza per l’Arfica). Persone che hanno donato (nonostante non ci conoscessimo neppure a livello virtuale). Persone che ci hanno scritto. Persone straordinarie ed estremamente ricche nell’animo che abbiamo conosciuto in Africa. Persone che già ci parlano dell’inizio di un nuovo cammino, sebbene noi siamo combattuti tra mille dubbi e domande esistenziali (soprattutto io, poiché Florin ha deciso qualche giorno fa che si tratta solo di un inizio). Persone ma soprattutto amici che mi sono stati vicini quando ero pronta a rinunciare alla colletta e anche a questa pazzia, sebbene avessi già comprato il biglietto. PERSONE senza le quali nulla di quello che ho vissuto questo mese sarebbe stato possibile.”
PS: Traducerea în limba italiană a articolului Fantezii secrete cu africani este unul dintre cele mai frumoase cadouri primite vreodată de mine, iar pentru asta vreau să îi mulţumesc din suflet Alinei!
Atunci cand cauti , cand iti doresti, cand gandul tau e setat pe ceva anume, incepi sa vezi si indicatoarele care sa te duca pe drumul pe care vrei sa pornesti. Iar a spune DA nu e neaparat o promisiune ci doar un prim pas. Urmeaza apoi altul si altul. Drumul poate parea lung, tinta poate parea departe, dar acolo se ajunge doar pas cu pas. Sa nu uiti asta!
La multi ani si multe dorinte implinite Vienela!
Adevarul este ca nu am cautat. Totul se petrecea in principal in mintea mea. Povestea lor a venit ca o confirmare a faptului ca nu-i destul sa visezi, ci trebuie sa iesi din carapace, sa lupti pentru ceea ce iti doresti, sa iti dovedesti in primul rand tie ca vrei.
Iti multumesc din suflet, Vali!
Wow! Grazie di cuore Vienela!!
Eu trebuie sa iti multumesc, Flavian! Datorita tie si Alinei vad mai clar si sper mai cu tarie! :)